Riuscito l’incontro tra Infermieri e OSS promosso dalla FNOPI. Assieme si può crescere nell’interesse finale dell’Assistito. Presenti i gruppi maggiormente rappresentativi degli Operatori Socio Sanitari.
La Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi) ha incontrato nei giorni scorsi le organizzazioni maggiormente rappresentative degli Operatori Socio Sanitari in Italia. Presenti all’appuntamento la Federazione Migep, l’Associazione Aimon, l’Associazione Io Sono Oss, la Fioss e l’Unitoss.
L’occasione è stata utile per un confronto sul futuro dell’Operatore Socio Sanitario in Italia. Ora si procederà alla creazione di un vero e proprio tavolo tecnico dove saranno analizzati i pro e i contro di una professione che non è ancora tale: quella dell’OSS.
Troppe le problematiche da risolvere, mentre l’OSS continua a non potersi muovere in perfetta autonomia, rimanendo di fatto personale di supporto all’Infermiere.
Tra le diverse questioni analizzate durante l’incontro, a quanto pare, sarebbero emersi vari spunti di riflessione su cui muoversi. Serve ad esempio:
- continuare a lavorare attraverso un unico tavolo tecnico;
- ripensare ad una formazione di base e post-base al passo coi tempi;
- rendere obbligatoria la formazione continua post-base anche per gli OSS;
- unificare la didattica a livello nazionale, magari passando a una formazione unica e para-universitaria;
- pensare ad una organizzazione unica nazionale che possa rappresentare gli OSS (potrebbe fare da garante la stessa FNOPI);;
- distinguere chiaramente qual è il limite invalicabile oltre il quale gli OSS rischiano l’abuso della professione infermieristica;
- dare corpo al riconoscimento del ruolo socio-sanitario, magari rivedendo anche il Profilo
- dell’OSS, ancorato a problematiche e competenze assistenziali di 20 anni fa;
- chiarire la posizione e il ruolo degli OSS nel privato, nelle Case di Riposo, nelle RSA e nelle RSSA, dove gli abusi e le costrizioni sembrano quotidiani.
Insomma c’è tanto da lavorare per il futuro degli OSS e lo si può fare solo convincendosi che assieme si fa sistema e si cresce, separati non si va da nessuna parte. E quando ci si deve unire occorre che tutti facciano un passo indietro, senza prime, seconde e terze geniture.
Chi ha voluto capire capisca.